Dopo i crimini dei miliziani di Hamas e del Jihad islamico del 7 ottobre, il premier Netanyahu si è rivolto alla Comunità internazionale per avere giustizia per i 1200 morti torturati e uccisi e le 230 persone sequestrate, chiedendone l’immediato rilascio.
II Consiglio di Sicurezza ha condannato l’eccidio all’unanimità e ha attivato l’intervento della Corte Penale Internazionale per i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi.
Il Governo israeliano, pur non essendo parte della Convenzione, ha accettato la competenza della Corte per i crimini subiti.
La Francia, membro del Consiglio di Sicurezza, ha emesso un provvedimento per il mandato di arresto europeo per 35 dirigenti e capi militari di Hamas e delle organizzazioni collaterali.
Nel mondo è stata quasi unanime la solidarietà espressa ad Israele e la condanna dell’eccidio con le brutalità e efferatezze commesse su persone inermi, massacrando donne e bambini. Manifestazioni si sono ripetute in molte città occidentali per manifestare solidarietà al popolo di Israele.
La Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto per gli stessi 35 presunti responsabili dei crimini del 7 ottobre. Tra ottobre 2023 e marzo 2024, ben 19 dei 35 dirigenti e capi militari ricercati sono stati catturati, per essere condotto alla Corte.
La Conferenza dei Paesi Arabi, l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno preso l’iniziativa di avviare colloqui con Israele e l’Autorità Nazionale Palestinese per riprendere gli accordi di Oslo e definire entro un anno la definitiva composizione del conflitto israeliano-palestinese per giungere alla definizione di due stati indipendenti e creare le condizioni pe una collaborazione e cooperazione ai fini della crescita e dello sviluppo pacifico dell’area.
POTEVA ANDARE ANCHE COSI’:
senza una vendetta tragicamente mal indirizzata, senza la totale distruzione di Gaza, senza – finora – 30.000 vittime innocenti, senza 60.000 feriti e mutilati, senza affamati e traumatizzati; con una grande e diffusa solidarietà con Israele e con una qualche prospettiva seria per il futuro.
MA SI E’ TRATTATO DI UN SOGNO
Netanyahu ha fatto di tutto per distruggerlo, riuscendoci. E macchiandosi di orrendi crimini di guerra. Ha distrutto in poche ore la sconfinata solidarietà che Israele aveva guadagnato, nonostante la pluridecennale occupazione militare della Cisgiordania e le continue occupazioni illegali da parte dei coloni, con il trasferimento forzato dei palestinesi e la distruzione delle proprie case.
ORA, le manifestazioni di antisemitismo e l’emarginazione di persone per il fatto di essere ebrei, che si sono viste anche in Italia, sono atti odiosi che vanno indubbiamente e senza tentennamenti condannati e combattuti, anche quando espressione di minoranze sbandate. E dobbiamo farlo tutti, senza sottovalutarne la gravità.