(Comunicato di LINK 2007)
Sarà difficile pensare LINK 2007 senza Paolo Dieci.
Siamo sconvolti per quanto accaduto questa mattina al volo che da Addis Abeba avrebbe dovuto condurre a Nairobi 157 persone, tra cui Paolo ed altri sette italiani. “Siamo rimasti increduli per qualche ora, fino ad arrenderci all’evidenza nel pianto per una persona che era innanzitutto un amico sincero e rappresentava per tutti noi un punto di riferimento e una guida importante” dice con parole commosse Paola Crestani, vicepresidente di Link 2007. “Ha vissuto sempre in piena coerenza con i valori di giustizia, fratellanza, inclusione, solidarietà, amore per i più deboli che hanno fatto nascere il Cisp, comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli, 36 anni fa: sia nel suo lavoro di cooperante, di direttore e di presidente di questa organizzazione, sia nell’assunzione della responsabilità di presidente della nostra rete Link 2007”.
Ci stringiamo con immenso affatto intorno alla moglie Maria Luisa e ai tre figli, ai famigliari e a tutti gli amici del CISP a cui ci sentiamo da sempre legati. Il momento è difficile, molto difficile con la mancanza di Paolo. Il suo esempio e la strada che ha indicato con la sua azione e col suo modo di porsi quotidiani può aiutarci a superarlo. Dialogo con tutti, studio e conoscenza dei contesti e dei problemi, approfondimento e ricerca di soluzioni condivise, presenza e impegno nei progetti di sviluppo, a formare, sostenere, comunicare valori e visioni, capacità di costruire partenariati con comunità e istituzioni, amore per i più deboli ed esclusi. Considerava la formazione indispensabile per affrontare i temi dello sviluppo. Attiva è stata quindi la sua partecipazione al master di Pavia, a specifici corsi universitari, ai master avviati a Nairobi e a Betlemme.
“Il mondo della cooperazione internazionale perde uno dei suoi più brillanti esponenti e la società civile italiana perde un prezioso punto di riferimento”, leggiamo nel breve, doloroso, comunicato del CISP. È proprio così, perché questo Paolo ha rappresentato per tutti noi.
Stava andando a Nairobi per recarsi in Somalia. “Ci vado sempre volentieri, affermava pochi giorni fa, perché è un paese che amiamo, anche se difficile e rischioso, ma ci sono interventi a beneficio delle comunità che il Cisp può e ha il dovere di fare e i nostri operatori, somali e internazionali, vanno sostenuti e guidati. Se non andiamo noi in questi Paesi finisce che non va più nessuno”. Un impegno di vita, il suo, che riceviamo in eredità.
Caro Paolo, ci mancherai moltissimo.