Si tratta di un lavoro del 1970-73 a Mongo, in Ciad, dopo aver percorso i primi passi in questa lingua servendomi pochi anni prima del volume di p. Pierre Faure “Introduction au parler arabe de l’est du Tchad” e conversando con gli studenti e la gente arabofana di Abéché e Mongo.
Le lezioni di Faure non erano facili. Chi iniziava rischiava di fermarsi alle prime pagine e alle prime difficoltà. Ho pensato quindi a queste dieci brevi e semplici lezioni, con poco più di 200 parole di uso quotidiano, come strumento per facilitare l’accostamento al metodo Faure e quindi all’apprendimento dell’arabo ciadiano, lingua veicolare che permette di potere conversare con un’ampia parte della popolazione.
All’epoca il volume di Pierre Faure, gesuita che aveva studiato in Libano prima di passare lunghi anni in Ciad nella regione orientale di Abéché, era il metodo migliore e più completo. Chi l’ha usato e l’ha praticato ha poi gustato la gioia di poter capire, conoscere, discutere, condividere la vita, le emozioni, le aspirazioni di quelle popolazioni. In quegli anni era normale imparare la lingua locale, almeno per le cose essenziali, quando ci si impegnava in un paese africano in programmi di solidarietà e cooperazione allo sviluppo. Si trattava di volontariato ed era totalizzante oltre che impegnativo.
Il pdf allegato è la scansione del testo battuto a macchina e ciclostilato nel 1973.
Lo pubblico per metterlo a disposizione di chi intende impegnarsi in quel paese nei programmi di cooperazione stabilendo partenariati duraturi.