13 ottobre 2025. Due anni dopo il terribile 7 ottobre 2023.
Giorno di gioia, emozioni e commozione.
E’ solo una tregua, ma è la tregua che le tante piazze del mondo chiedevano da tempo.
Il presidente Trump è riuscito a imporla: gli va riconosciuto questo merito.
Gli ostaggi ancora in vita sono tutti tornati; tra poco saranno restituiti anche i corpi di coloro che non sono sopravvissuti.
Dalle carceri israeliane sono liberati, a gruppi, centinaia di prigionieri palestinesi.
Lunghi e intensi gli abbracci dei familiari, in Israele e in Palestina – attesi giorno dopo giorno, per anni.
Molti camion con aiuti alimentari e materiali di di emergenza stanno continuando a entrare a Gaza per portare sollievo a una popolazione stremata e affamata.
Possiamo finalmente gioire, dopo due anni terribili.
Le preoccupazioni per il futuro restano tutte; il cammino verso il riconoscimento reciproco e la convivenza di due Stati sarà difficile, lungo e pieno di insidie. L’impegno degli Stati coinvolti in questa primissima fase, insieme a quello delle loro società civili, dovrà continuare, con intensità, fino al pieno riconoscimento di due popoli capaci di vivere in pace in due Stati: Israele e Palestina.