Nel suo breve saluto a Roma e al mondo, papa Leone XIV non ha usato parole di circostanza ma ha indicato un chiaro programma di Chiesa: fondata sul Cristo risorto e l’amore incondizionato di Dio, che cammina con tutti, aperta a tutti, verso la pace, nella missione dell’amore e del dialogo.
“La pace sia con tutti voi!
“Questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, ovunque siano, tutti i popoli, tutta la terra. La pace sia con voi!
“Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente.
“Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti… Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo.
“Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere con le braccia aperte. Tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore.
“Aiutateci anche voi, gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace.
“Vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono.
Oltre a Dio, Chiesa. Cristo, papa Leone ha ripetuto le parole: “tutti” per 12 volte, “pace” per 10, “mondo” per 5, “missione/missionario” per 4, “amore” e “dialogo” entrambi per 3.